Benvenut* in questo nuovo episodio di Ti (in)segno una canzone, la video-rubrica che vede protagonista – oltre alla sottoscritta, naturalmente – la musica in LIS (Lingua dei Segni Italiana), l’argomento di oggi è scatole, famosa canzone dei Pinguini Tattici Nucleari (PTN). Nel caso in cui non li conosciate, vi spiego brevemente chi sono.
I Pinguini Tattici Nucleari nascono a Bergamo nel 2010 e si fanno strada piano piano nel panorama musicale dapprima seguendo il rock, poi avvicinandosi al pop. È solo nel 2020, però, che il gruppo bergamasco esplode, e lo fa grazie alla partecipazione del Festival di Sanremo con la vivace ed energica Ringo Starr.
Personalmente mi piace tutto di loro: le melodie, le parole, i temi, nonché quell’assurdo talento di rendere poetici elementi pop della nostra vita quotidiana (un esempio? La similitudine tra la donna amata e Flying Tiger nella canzone Ridere). Insomma, i PTN riescono a rendere pop argomenti importanti, talvolta pure scomodi (tra le tante: la loro canzone Cancelleria parla di dittatura). In alcuni casi è possibile capire quando è stata scritta una canzone in base ad alcuni riferimenti presenti nel testo (niente esempi, fate voi: ascoltate bene)!
TI (IN)SEGNO UNA CANZONE: SCATOLE DEI PTN
Ma torniamo a Ti (in)segno una canzone, perché nell’episodio di oggi vi porto SCATOLE dei Pinguini Tattici Nucleari in LIS. “Perché”, potreste chiedervi “tra le tante canzoni che popolano la discografia della band hai scelto proprio questa canzone?”
Rispondo: banalmente, perché la considero un capolavoro. Parla del rapporto tra padre e figlio: un rapporto difficile, ricco di conflitti dovuti ai diversi punti di vista, alle diverse ambizioni. La relazione dei due protagonisti si sviluppa insieme alla canzone, fino alla fine, quando i due si congiungono negli ultimi poetici versi. E, inoltre, da linguista, trovavo il testo troppo interessante per non provare a trasporlo in LIS: qui sotto, infatti, trovate qualche chicca sui alcuni dei segni che ho utilizzato per questa mia modestissima versione di Scatole. Per iniziare, vi lascio un paio di versi della prima strofa:
Mio padre ha sempre fatto il muratore
Odia chi si lamenta, chi sta zitto, gli ottimisti
Ha sempre poco tempo per l’amore
E tutte le altre cose inventate dai comunisti
scatole (PTN)
Vi ho messo in grassetto le parole su cui mi voglio soffermare. In italiano sono la stessa parola, ma io, nella mia versione, ho preferito usare due segni diversi. Il primo che ho usato corrisponde a una sorta di “per sempre“, perché secondo la mia interpretazione è una caratteristica che appartiene al padre da sempre e per sempre, o almeno così sembra. Invece, nel secondo caso, ho preferito la traduzione più letterale. Tutta questa spiegazione per raccontarvi che in LIS esistono dei sinonimi un po’ particolari: una sola parola italiana può corrispondere a più segni (es.: coda, provate a cercare qui)!
Ultima chicca e poi vi lascio, promesso! Se non siete già passati dal nostro profilo Instagram, guardate il video qui sotto:
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Perfetto, adesso posso raccontarvi un’altra caratteristica della LIS. Nel “dialogo” tra padre e figlio muovo il busto in due direzioni diverse, come se fossi io a prendere le parti del padre o del figlio, a seconda dei momenti. Si tratta di un balletto carino? Ebbene, no! È l’impersonamento: una tecnica di drammatizzazione usata per non ripetere sempre il soggetto e, quindi, per rendere la conversazione più scorrevole e dinamica.
Funziona proprio come l’ho usata io nel video: si localizzano i due soggetti nello spazio, in questo caso il papà alla mia destra e il figlio alla mia sinistra, e, a seconda di chi parla, si sposta il busto. Perciò, come vedete dal video, quando il padre parla è rivolto verso la mia sinistra, e quando parla il figlio è rivolto verso la mia destra.
Ps.: ricordate sempre che in LIS l’ordine delle parole all’interno della frase è diverso rispetto all’italiano, infatti è soggetto-oggetto-verbo e non soggetto-verbo-oggetto!
Allora, vi è piaciuto questo nuovo episodio? Spero davvero di sì, ma aspetto i vostri commenti e le vostre riflessioni ( e taaaanti cuoricini su Instagram! ❤️) per scoprire insieme nuovi punti di vista!
A presto!
– Francesca
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