Settembre è arrivato, giugno è lontano e, con lui, anche AMO Festival. Un festival che nasce fra le montagne con l’obiettivo di celebrare l’amore in tutte le sue forme (e in tutti i luoghi, e in tutti i laghi e, sì, anche in tutti i monti).
Tra queste, però, ce n’è una che meglio di tutte rende onore a tale nobile sentimento. E allora, in attesa della prossima edizione, perché non fare un tuffo nel mondo dell’arte? Fra stili, tecniche e secoli differenti, non c’è binomio migliore di quello fra arte e amore. Del resto, sono piuttosto simili: son poliedrici, eclettici, e per tuttə. Nessunə esclusə. 🌈
Ecco qui quindi un piccolo recap con alcuni post pubblicati da Afroditelo in collaborazione con AMO Festival in occasione dell’evento e del mese del pride.
❤️ ROSSO
(passione, vita, intensità, rabbia, sangue)
Il rosso è il colore simbolo della passione per eccellenza; e allora, come non accostarlo ad un artista tanto bravo quanto… ehm, malandrino (👀) come Caravaggio?
Ed è proprio il rosso a dare vita al quadro, nel famoso S. Girolamo scrivente. La sua pittura drammatica e teatrale (che riflette pienamente la sua vita, fatta di accuse di sodomia e numerose scappatelle) ben si accompagna ad una tinta tanto ruggente ed aggressiva. E che dire del contrasto fra le vesti sgargianti del santo e le tonalità brune del quadro? Pura maestria, che solo un ribelle come Caravaggio sapeva attuare.
🧡 ARANCIONE
(accoglienza, calore, guarigione, deprivazione, immaturità)
Arancione = calore! Ma anche salute e guarigione, esattamente come nella bandiera LGBTQIA+. E se, spesso, quando si parla di guarigione si pensa solo a quella fisica, altrettanto importante è la salute mentale.
Lo sa bene Porpora Marcasciano: donna trans, attivista ma, soprattutto, figura poliedrica e artista multisfaccettata. La sua arte, infatti, non si limita ai soli quadri, ma sfocia nella scrittura e nel teatro (senza contare i prodotti audiovisivi a lei dedicati!). Ed è proprio nei suoi lavori che va cercata… o forse, nemmeno lì! 😉
💛 GIALLO
(forza, ottimismo, codardia, gelosia, luce del sole)
Quale colore è simbolo di ottimismo più del giallo? Proprio nessuno! Associato, nella bandiera LGBTQIA+, alla luce del sole, il giallo è la tinta più vivace fra tutte, che ricorda la calda luce del sole.
Eppure, non sempre è protagonista di opere tanto… allegre. Un esempio? Studio per una corrida n.2 di Francis Bacon. Artista gay irlandese, non ebbe mai un rapporto sereno con la sua omosessualità, a causa del rigido ambiente in cui era cresciuto. Le sue opere sono ricche di crocifissioni e bocche che sembrano lacerate – soggetti dal forte impatto visivo simbolo perfetto della sua visione cupa e tetra della vita.
💚 VERDE
(rinascita, speranza, invidia, natura)
Verde smeraldo, verde bottiglia, verde mela… o verde Lempicka! Comunemente associato alla natura, il verde la fa da padrone in numerosi quadri di Tamara de Lempicka, esponente dell’Art Déco ed emblema in carne ed ossa dello stile di vita degli anni ’20.
Giovane fanciulla con guanti, con la sua elegante audacia, racchiude molti dei temi – e soggetti – ricorrenti nelle opere dell’artista bisessuale polacca: donne moderne, seducenti e sicure di sé, ritratte alla guida delle neonate automobili, o semplicemente nude. Donne sfacciate, sprezzanti delle regole e imposizioni sociali. In una parola: Lempicka!
Donne moderne, seducenti e sicure di sé, alla guida delle neonate automobili o che semplicemente posano nude: questi erano fra i temi – e soggetti – ricorrenti delle opere della pittrice bisessuale polacca. E Giovane fanciulla con guanti non fa eccezione, andando ad arricchire il panorama artistico mondiale con la sua elegante audacia.
💙 BLU
(pace, sensibilità, tristezza, negatività; arte e magia)
🎤 Nel blu dipinto di bluuuu… 🎤 Alzi la mano chi NON conosce questa canzone! Il blu è da sempre presente nell’arte, nella pittura come nella musica e nel cinema. Ed è sempre il blu a dominare nel quadro di Toulouse-Lautrec, A letto.
Affetto da una malattia alle ossa che lo faceva sentire più vicino ai “reietti” che non alla borghesia dell’epoca, Toulouse-Lautrec rende spesso protagoniste delle sue opere figure ai margini della società, senza pietismo né senso superiorità. A letto ritrae proprio due giovani prostitute – forse amanti – che dopo una dura giornata di pure lavoro fisico, riscoprono l’una con l’altra la dolcezza dell’intimità fisica, ma soprattutto spirituale.
❓ INDACO
(saggezza, spiritualità, disobbedienza, iperattività, serenità)
Indaco, indaco… ma che colore è, l’indaco? Sì, va bene, è l’incontro fra blu e viola; ma che colore è, esattamente? Non è facile saperlo riprodurre né indicare, e per questo viene spesso dimenticato in favore di altri.
Proprio come l’indaco, sono tante le persone e lə artistə LGBTQIA+ che ancora oggi non hanno visibilità. Sono tantə quellə che temono di rivelarsi per ciò che sono, per paura di ritorsioni anche violente. E sono tante anche le celebrità, dal mondo dello sport a quello dell’arte, che hanno – o continuano – a nascondere il proprio orientamento, o la propria vera identità.
La scelta di non voler associare nessun’opera d’arte a questo colore non è un caso. Con la speranza che, un giorno, nessunə debba nascondere, o vergognarsi, di ciò che è.
💜 VIOLA
(magia, spiritualità, peccato, vizio, lo spirito della comunità LGBTQ+)
Ultimo, ma non per importanza, il viola! Se a teatro si dice che porti sfiga, nell’arte è fin dall’antichità associato a re o imperatori a causa della rara lumaca da cui era derivato. Con il tempo, si è imposto sempre di più anche nella street art, oltre che nella pittura moderna.
Un esempio? I lavori di Georgia O’Keeffe, pittrice americana bisessuale e considerata la madre del Modernismo americano. Petunia(s), realizzato fra il 1924 e il 1925, sono fra i primi fiori mai dipinti dall’artista – soggetto dall’alta carica sensuale che ricorrerà spesso nelle sue opere), che simboleggiano la fantasia, ma anche la rabbia e il risentimento.
Ma il viaggio nella storia d’amore fra l’amore (scusate la ripetizione, ma ci voleva!) e l’arte non termina qui!
La bandiera LGBTQIA+ ha subito più modifiche nel corso del tempo. L’ultima risale a pochi anni fa, quando alla classica bandiera arcobaleno sono state aggiunte tre nuove “sezioni”, ad indicare la lettera T del famoso acronimo (che sta per trans community), la comunità intersex (simboleggiata dalla lettera I), e le comunità nere e di colore.
E allora, perché non cogliere l’occasione di onorare artistə, e non, che con il loro coraggio hanno saputo sfondare le linee delle noiose etichette sociali? 🏳️🌈
🤎🖤 COMUNITÀ NERA E DI COLORE
(Jean Michel Basquiat – 1960-88)
Artista nero e queer, Jean Michel Basquiat ha rivoluzionato il mondo dell’arte contemporanea, cambiandolo per sempre.
Grande esponente del neoespressionismo e graffitismo americani, le sue opere dalla tecnica variegata erano delle vere e proprie denunce contro le discriminazioni verso i ceti meno abbienti della popolazione, oltre che raccontare la sua esperienza come uomo nero in una società ancora profondamente razzista e omobitransfobica.
🩵🩷🤍 COMUNITÀ TRANS
(Marsha P. Johnson – 1945-92)
Se oggi è possibile ammirare, o leggere, opere di artistə trans come Porpora Marcasciano, è anche e soprattutto merito di donne, e icone, come Marsha P. Johnson. Del resto, è proprio grazie a lei che oggi, in molte città del mondo, si celebra il Pride!
Donna nera trans, assieme a Sylvia Rivera fu in prima linea nei moti di Stonewall del ‘69, che segnarono uno spartiacque nella lotta ai diritti della comunità LGBTQIA+. A lei sono dedicate diverse opere d’arte nel mondo, inclusi diversi murales, un documentario e una placca a Murcia, in Spagna.
💛💜🤍 COMUNITÀ INTERSEX
(Herculine Barbine – 1838-1868)
Se di omosessualità si sente parlare sempre più spesso, vi sono diversi gruppi arcobaleno ancora poco – o mal – rappresentati, che sia nei media o nella vita di tutti i giorni. Del resto, quante volte si sente dire che le persone bisessuali sono “semplicemente confuse”? Oppure, che le donne trans non siano davvero donne (e viceversa)?
Fra questi, vi è anche la comunità intersex. Definita dalle Nazioni Unite come il possesso di un corpo che “non corrisponde alla definizione tipica dei corpi maschili o femminili”, l’intersessualità non è un orientamento romantico bensì di genere. L’8 novembre si celebra la Giornata della visibilità (o solidarietà) intersex, in onore di Herculine Adélaïde Barbin, una delle prime persone intersex del mondo occidentale di cui si conosca la storia. Ad oggi, sono diverse le persone intersex attive fra cinema, moda e nel campo dell’attivismo.
Il viaggio sul viale rosa dell’amore finisce qui, ma per non perdervi tutti gli aggiornamenti sul festival correte a seguire @afroditelo e @amo_festival_cavalese su IG! 💕
A presto!
– Mariangela
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