Una piattaforma e-commerce trentina che vuole portare l’arte a casa delle persone. In questo “Affacciati”, la nostra rubrica nata per far conoscere persone che vivono e respirano arte, parliamo con Sara Maffei, la fondatrice di “Martket”.
Martket nasce simpaticamente dalla fusione di “market” e “art” e fa dell’arte il palo portante di tutto il progetto puntando sui concetti di etica, unicità e identità. Cosa significa? Lasciamo che sia Sara stessa a spiegarvelo.
Buona lettura 👀

1. Ciao Sara! Prima di tutto le presentazioni: chi sei, da dove vieni, cosa hai studiato…
Sono Sara Maffei, nata a Rovereto nel 1992. Storica dell’arte per passione e formazione, con un master in Digital Marketing e un animo creativo. Da alcuni anni lavoro in ambito museale, occupandomi di diversi aspetti, dalla catalogazione degli oggetti e di fotografie a, in questo periodo, di servizi al pubblico. Parallelamente mi occupo di ideazione e organizzazione di eventi ed esposizioni per artisti emergenti con l’obiettivo di creare spazi di incontro e dialogo tra arte, comunità e territorio. Nel tempo libero sono un’esploratrice: viaggio alla ricerca di arte e luoghi selvaggi, sempre alla scoperta di nuovi stimoli.
2. Com’è nato Martket? Qual è il suo obiettivo?
Martket è nato a novembre 2024 dall’idea di creare un ponte tra artisti emergenti e un pubblico più ampio. Spesso chi si avvicina all’arte la vede come qualcosa di distante o inaccessibile, mentre io credo che debba essere parte della quotidianità, un elemento che arricchisce gli spazi e le vite delle persone. Altro motivo che mi ha spinta è che molti artisti faticano a trovare il tempo e le risorse per promuovere e vendere il proprio lavoro.
Con Martket voglio offrire un’alternativa ai circuiti tradizionali, proponendo opere d’arte uniche, come stampe, poster e oggetti artistici, che possano essere acquistati in modo semplice e diretto. L’obiettivo è sostenere concretamente gli artisti e permettere loro di far conoscere il proprio lavoro.
3. Pensi che il Trentino – Alto Adige possa essere un territorio fertile per l’arte e la crescita artistica?
Credo che il Trentino – Alto Adige abbia un grande potenziale, soprattutto grazie alle sue peculiarità culturali e paesaggistiche. Ci sono realtà artistiche interessanti e iniziative che puntano alla valorizzazione dell’arte contemporanea, ma spesso manca un vero e proprio supporto strutturato per gli artisti emergenti.
Inoltre, il territorio ha un forte legame con la tradizione artigianale e visiva, che potrebbe essere un’ottima base per sperimentazioni artistiche. Ci vorrebbero più spazi e opportunità per chi vuole crescere nel settore, ed è proprio in questa direzione che Martket cerca di agire.

4. La domanda che non può mancare: cosa pensi del rapporto tra giovani e cultura? L’esperienza di Martket ti ha dato alcuni spunti riguardo questo tema?
Il rapporto tra giovani e cultura è complesso e in continua evoluzione. Da un lato, vedo un grande interesse per l’arte e le espressioni creative, dall’altro, ci sono barriere economiche e sociali che rendono difficile un accesso più libero e spontaneo alla cultura.
Con Martket ho notato che, quando l’arte viene presentata in modo più informale e vicino al vissuto delle persone, diventa più coinvolgente. I social network, ad esempio, sono strumenti potenti per avvicinare i giovani alla cultura, ma bisogna lavorare su formati che stimolino il dialogo e la partecipazione attiva. Il mio obiettivo è continuare a costruire spazi di incontro tra artisti e pubblico, dove l’arte possa essere vissuta come qualcosa di quotidiano e necessario.
Ringraziamo profondamente Sara per questa intervista e per gli importanti spunti di riflessione. Speriamo che il progetto “Martket” possa continuare a crescere e raccogliere tantə altrə creativə.
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Ci vediamo al prossimo Affacciati!
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