Il 23 marzo 2021, Afroditelo pubblicava l’articolo Afroditelo allo specchio incontra VENERE: parliamo di body positivity, intervista dedicata all’artista Giulia Lazzaron e alla curatrice Alisia Viola. Perché ve lo stiamo dicendo? Perché oggi, 22 marzo 2024, esattamente a tre anni di distanza da quel primo articolo, torniamo con una nuova intervista fatta proprio a Giulia: la nostra artista della dea Venus che parla di e a tutte le Veneri, ricordando quando il corpo umano sia meraviglioso in tutte le sue forme, colori es espressioni.

Non nascondo di essere leggermente emozionata portandovi quest’intervista, in quanto penso che racchiuda appieno il messaggio che Afroditelo vuole trasmettere e che, sono sicura, Giulia condivide: creare legami e condividere storie è meraviglioso!
Nel nostro caso, ciò che ha unito Afroditelo alla storia di Giulia è stata senza dubbio la figura della Venere e la grande tematica dell’amore che noi riassumiamo sempre nel nostro #sharalamore.


1. Ciao Giulia! Sono passati tre anni dalla prima volta che abbiamo scoperto la tua storia. Cos’è successo da allora?

Ciao ragazze, è un vero piacere ritrovarsi dopo qualche anno ancora qui, e raccontarci della nostra crescita ed evoluzione. Da allora sono cambiate parecchie cose nella mia vita, e soprattutto nei miei obiettivi futuri, ma una parte di me ha comunque mantenuto il focus sulla body positivity parlandone attraverso la dea Venus, incrementando l’argomento con nuove opere e nuove idee.

2. La tematica della body positivity è molto importante per te e la vediamo spesso della tua ricerca artistica. Quali sensazioni o emozioni speri di suscitare con le tue opere?

Sì, la tematica della body positivity è ancora parte di me e della mia ricerca artistica. In realtà mi dispiacerebbe incasellare la mia visione soltanto in relazione a questo movimento e manifesto in qualche modo anche politico.

La mia serie di Veneri, sono figure di diverse taglie, di diverse etnie, e la parole d’ordine sono pluralità e diversità. Ed è questo che mi piacerebbe che fosse rappresentato non solo nelle mie opere e nei miei libri, ma dappertutto. Un giorno raggiungeremo questo meraviglioso traguardo, e tutto questo sarà stato uno dei tasselli per arrivarci. È soprattutto questo che mi motiva a continuare a parlarne.

Io vedo e apprezzo il corpo nella sua naturalezza, e in questa visione quelli che sono considerati difetti diventano quasi dei punti di forza in quanto segni di riconoscimento.

3. Quindi, quali sono le novità? Cosa ha portato questo 2024?

Il 2024 ha portato sicuramente alla pubblicazione di Venus, a cura di FUMO Magazine, edito dalla Casa Editrice Peacock, con la quale è cominciata sicuramente una collaborazione importante. Oltre alle pubblicazioni, il 2023 mi ha vista partecipe a diverse mostre mirate per l’arte digitale, tra cui Rome NFT Week, e Blockchain Beach a Pescara, nella scuderia degli artisti di Tokenable, galleria di NFT con cui sto collaborando. Il 21 marzo, c’è stato un importante evento a Times Square a New York, in cui le mie opere e in particolar modo le Veneri, sono passate per 15 secondi sui cartelloni pubblicitari. Quindi sì: Venus è arrivata anche a New York!

La Venus di Giulia Lazzaron a Times Square, New York

4. Puoi darci qualche spoiler del libro? Una frase che contiene e che vorresti portare all’attenzione di tuttə.

“E così le nuove Veneri nell’immaginario forbito di Giulia Lazzaron sono le influencer e modelle curvy, che non temono di mostrare la loro fisicità eccessiva interpretando in chiave contemporanea la dea callipigia.” dal testo La ri-nascita di Venere di Francesca Baboni.

5. Hai voglia di spiegarci qual è stato il processo che ha accompagnato il tuo lavoro? Come sei arrivata al libro? E come sei arrivata agli NFT?

Questo libro Venus è sicuramente una conseguenza delle due precedenti pubblicazioni, Venere e Afrodite Soggettiva. Ho integrato entrambi i libri e aggiunto delle parti nuove, come per esempio la collaborazione con Rio Nose, una giornalista giapponese; un’altra novità è il mio invito esteso ad altre due artiste che si muovono nel panorama digitale e NFT, quali Giulia Maglionico e Cryptomadonne, con un testo esplicativo di Massimo Ruotolo.

Gli NFT sono una diretta conseguenza dei miei lavori che si stavano già digitalizzando attraverso i collage digitali e il lavoro fotografico. 

6. Giovani e accettazione del proprio corpo: quanto è importante parlarne oggi? Hai visto esempi positivi nella cultura contemporanea?

Sicuramente sono da citare Madame e Big Mama nel panorama italiano. Seguo molto anche Muriel, che ha lanciato un progetto apposito durante l’ultima fashion week a Milano; Plus Kawaii, che a mio avviso è un’influencer bravissima, ormai la seguo da anni; Amo anche le sfilate di Lisa Giselle, modella a cui ho fatto un ritratto che, tra l’altro, è tra i miei preferiti. La modella coreana Jin Baek, che ha ricevuto volentieri il mio libro Venus e più volte ha ricondiviso il progetto, è da seguire perché ultimamente è per me diventata un simbolo di ragazze curvy palestrate. L’opinione comune è che un corpo robusto, automaticamente non va in palestra: lei scardina decisamente questo stereotipo. 

© Ritratto di Lisa Giselle di Giulia Lazzaron

Insomma, amo e supporto tutto ciò che scardina gli stereotipi e mi sento affine alle storie di successo che nascono da una difficoltà ad essere riconosciute a livello sociale. Mi piacciono le rivincite. D’altronde, sono Cancro! 


Grazie mille Giulia per questa illuminante intervista e per il lavoro che fai e cotinui a fare! Speriamo di rivederti presto su questi schermi e, perché no, anche di persona. Chissà 😉 è stato un piacere sentirti!

– Maria Chiara

Immagini courtesy Giulia Lazzaron

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