Oggi è il 30 settembre, e si festeggia la Giornata Mondiale del Podcast!

Io, devo ammetterlo, sono un’ascoltatrice di podcast complusiva…
I miei amici sono esausti, alzano gli occhi al cielo come per dire: “BASTA!”, ogni volta che dalla mia bocca esce: “Sai, stavo ascoltando un podcast e…”. A quanto pare, è una delle frasi che uso più spesso in questo periodo!

La passione smodata per l’ascolto di voci mi accompagna da sempre: da bambina, adoravo parlare al telefono e facevo a gara per rispondere alla cornetta (che in quegli anni aveva ancora il filo!); ascoltavo in continuazione le cassette delle magiche storie sonore, e obbligavo i miei genitori a comprarle settimanalmente come inserto del giornale.

E poi, quando mi trovavo a casa da sola, mi piaceva fingere di essere una conduttrice radiofonica. Pensandoci bene, forse ciò che facevo era più simile ad un podcast che ad un programma alla radio: munita di microfono quasi hi-tech –AKA paralume della mia lampada da comodino– il focus non era mai la musica o le nuove uscite, ma quello che imparavo a scuola: storia, geografia, a volte scienze o letteratura. Sto parlando degli anni ’90, e allora il fenomeno del podcasting ancora non era nato (lasciatemi credere di essere stata una trend-setter!).

Le 5W (+1H) sui podcast

WHAT
Cos’è un podcast?

Un podcast è una serie di contenuti parlati, spesso sotto forma di interviste, discussioni, racconti o contenuti educativi, distribuiti online. I podcast sono generalmente strutturati in episodi pubblicati a intervalli regolari, come giornalieri, settimanali o mensili. I podcast trattano una vasta gamma di argomenti; c’è praticamente un podcast su tutto, dall’attualità al make-up, dalla filosofia alla pizza. La scelta è così ampia che diventa difficile decidere cosa ascoltare!

ll termine “podcast” è stato coniato nel 2004 dal giornalista Ben Hammersley in un articolo per il quotidiano The Guardian. La parola è una fusione tra “iPod” (all’epoca il lettore multimediale più diffuso) e “broadcast” (trasmissione radiofonica o televisiva). Da allora, i podcast sono cresciuti notevolmente, sia in termini di quantità che di varietà, e sono ad oggi un’importante forma di comunicazione in continuo sviluppo.

WHO
Chi crea e chi ascolta i podcast?

I podcast si distinguono dalla radio non solo perché sono registrati e, per lo più, non contengono intermezzi musicali; sono un mezzo più democratico, in quanto chiunque in possesso di un microfono e un registratore può realizzarne uno e pubblicarlo su una piattaforma di hosting.
Grazie alla loro accessibilità, i podcast sono ascoltati da moltissime persone dai profili estremamente diversi. Nel 2022, circa il 22% degli utenti di Internet ha ascoltato podcast, pari a 464,7 milioni di ascoltatori! Negli Stati Uniti, circa la metà degli utenti sopra i 12 anni ascolta podcast, mentre in Italia, circa il 36% della popolazione tra i 15 e i 60 anni ne usufruisce. 

WHEN AND WHERE
Quando e dove si ascoltano i podcast?

Da quando ho scoperto i podcast, ammetto che fare le pulizie è diventato quasi piacevole! Personalmente, adoro ascoltarli mentre svolgo attività “meccaniche”, come passare l’aspirapolvere o cucinare; a volte anche in palestra. I podcast sono ottimi compagni di viaggio, perfetti per essere ascoltati in auto, in metro, in treno e persino in aereo (possono essere scaricati e ascoltati offline). Se soffri di insonnia, ci sono podcast specifici da ascoltare prima di andare a dormire; se ti piace conoscere le notizie di prima mattina, puoi ascoltare i daily assieme al caffè!

WHY
Perché ascoltare un podcast?

I podcast sono un’ottima fonte di informazione, educazione e intrattenimento. Grazie alla loro natura democratica e accessibile, sono diventati anche un potente mezzo per condividere prospettive diverse e una piattaforma per voci che non sono sempre rappresentate nei media tradizionali.

HOW
Come ascoltare i podcast?

I podcast sono facilmente accessibili attraverso varie piattaforme e applicazioni, come Apple Podcast, Spotify, Google Podcast, sia da smartphone che da computer, tablet o smart TV. Molto comoda è la possibilità di abbonarsi ai propri podcast preferiti, in modo da rimanere sempre aggiornatə sull’uscita di nuovi episodi. Se come me però ne segui troppi, diventa difficile rimanere al passo!

I miei 3 suggerimenti per l’ascolto

Ti sei mai sentitə sopraffattə davanti a un buffet e bloccato dalla scelta eccessiva? Capita spesso anche a me! Se non sei ancora molto praticə con i podcast o stai semplicemente cercando qualcosa di nuovo da ascoltare, ho selezionato per te tre programmi che seguo regolarmente e trovo davvero interessanti! (La lista qui sotto è semplicemente un elenco, non una classifica!)

  • 0039: Un podcast di Will Media con Clara Morelli
    Racconta le storie di fughe di cervelli, di chi ha deciso di lasciare l’Italia ma anche di chi, invece, ha deciso di tornare. Ascoltandolo, ho imparato molte cose sulla mia condizione di expat italiana e mi ha fatto capire che i problemi che ho incontrato in questi anni “fuori casa” sono più comuni di quanto pensassi. Fornisce anche molti consigli (riguardo le cose noiose ma necessrie della vita da adulto, quali tasse, incentivi, etc..) a chi sta pensando di tornare in patria ma non sa bene come fare!
    BONUS: gli episodi mescolano storytelling ad informazioni tecniche, ottima strategia per rimanere sempre accattivanti e mai pesanti o noiosi!

  • Hacking Creativity: Podcast di Edoardo Scognamiglio e Federico Favot
    Creato per chi lavora con la creatività ed è alla ricerca di nuovi metodi, strumenti, processi per produrre idee. Gli episodi variano da conversazioni tra i conduttori, interviste con altri creativi che condividono metodi ed idee, o liste di link utili (e spesso molto divertenti!). Uno dei miei episodi preferiti (in realtà è una serie di 3) è il numero 98, in cui Federico e Edoardo intervistano la career coach Marjorie Voghi! BONUS: i jingles sono fenomenali!
Hacking creativity - podcast
  • Poetry Unbound (In inglese): Podcast di poesia prodotto da On Being Studio
    È condotto dal poeta irlandese Pádraig Ó Tuama. Strutturato in stagioni, ogni episodio inizia e finisce con la lettura di una poesia scelta dall’host, che poi la analizza e la racconta senza mai ridurla o spiegarla eccessivamente. Questo podcast mi ha fatto davvero avvicinare alla poesia e regalato strumenti per approcciare questa forma artistica che prima non avevo. BONUS: la voce di Pádraig Ó Tuama è meravigliosa, musicale e ritmata; starei ore ad ascoltarla!

Che tu sia un appassionatə di podcast che non esce mai di casa senza le cuffie alle orecchie, oppure noviziə ma curiosə, non mi resta che augurarti buon ascolto!

Laura