Ed eccoci qui! Siamo tornate con un nuovo episodio di #Afroditeloconifiori in compagnia di Cristiana, meglio conosciuta come @crisflowerdiary, la nostra fioraia di fiducia 🌱

Oggi parliamo del crisantemo, fiore che spesso viene ricollegato a temi tristi e malinconici. Questo significato, però, non rispetta la sua vera natura, se consideriamo le sue antiche origini orientali! Sono due gli artisti che nelle loro opere hanno rappresentato i crisantemi: Edgar Degas e Pierre-Auguste Renoir.
Ma ora passiamo la parola a Cris!

Ciao a tutti!

Eccomi qua, di nuovo, a parlarvi di fiori… e arte!

L’autunno è arrivato e partito, le giornate si fanno sempre più corte e buie e ci stiamo di nuovo acclimatando al freddo dell’inverno che imperverserà nei prossimi mesi.

Quale potrebbe essere, dunque, il fiore che meglio identifica questo mese di transizione? Beh, ovviamente non potevo non scegliere il Crisantemo.

Il nome di questa specie deriva dal greco κρυσάνϑεμον, tradotto letteralmente: ‘fiore d’oro’. È dunque un fiore molto antico che porta con sé diversi significati per lo più positivi, nonostante nella “cultura pop” venga associato principalmente ai cimiteri e alla loro atmosfera cupa. Originariamente, il crisantemo è simbolo di: felicità, perfezione ed eternità, amore e bellezza.

Ritorno a vestire i panni dell’Alberto Angela della situazione: dovete sapere che la sua coltivazione ha origini antichissime riconducibili alla Cina, dove rappresenta tuttora longevità, rinascita e l’augurio per una vita piena di felicità e gioia. Vengono utilizzati come fiori per celebrazioni importanti come i matrimoni, ma si regalano anche in occasione del compleanno di una persona cara.

Dalla Cina, questo fiore arrivò in Corea e poi in Giappone, dove è stato addirittura consacrato fiore nazionale insieme al ciliegio. Sempre in Giappone, durante il periodo Heian ( 794 DC – 1185 DC) la famiglia imperiale diffuse la moda del kiku sakè, variante  aromatizzata al crisantemo della celebre bevanda alcolica a base di riso fermentato. Venne inoltre introdotta una particolare celebrazione per la fioritura dei crisantemi chiamata Kiku no sekku (lett. “giorno dei crisantemi”), festa che si svolgeva il nono giorno del nono mese, in occasione dell’inizio della stagione fredda e della conclusione del periodo attivo e creativo dell’annata.

Spostandoci verso l’Occidente scopriamo che in Messico, invece, chi regala dei crisantemi vuole dichiarare il suo amore alla persona che li riceve.

È molto interessante osservare come In Italia, invece, venga normalmente associato alla commemorazione dei fedeli defunti che si celebra il 2 novembre, conosciuta con il nome di giorno dei morti”. È molto probabile che questo fiore sia stato associato a tale ricorrenza perché la sua fioritura coincide proprio con il periodo della solennità prevista dal calendario liturgico romano.

I crisantemi nella storia dell’arte: Renoir e Degas

Ma come facciamo a ricollegare il crisantemo all’arte? @rebesandri ed io ci siamo ingegnate per voi e abbiamo trovato due pittori francesi appartenenti alla corrente degli Impressionisti che hanno rappresentato questi bellissimi fiori nelle loro tele: Pierre-Auguste Renoir e Edgar Degas.

Chrysanthemums (1881 – 1882)
di Pierre-Auguste Renoir

È difficile accostare Renoir alla natura morta o ai paesaggi, poiché questi generi non hanno mai occupato una posizione dominante nella sua pratica… eppure è a lui che si deve Chrysanthemums (1881 – 1882). In questo periodo l’artista si ritrovò infatti a dipingere Nature Morte poiché era un genere che al tempo vendeva molto meglio dei dipinti rappresentanti soggetti più ambiziosi o innovativi studi formali.

La tela differisce dalle altre composizioni floreali di Renoir per via della rappresentazione molto semplice di un unico tipo di fiore in un semplice vaso. A differenza delle tradizionali nature morte, quelle di Renoir denotano una caratteristica evidente e particolare: l’artista lasciava lasciava dettare ai fiori stessi, attraverso la forma dei loro petali, la direzione delle sue vorticose pennellate sulla tela; è infatti proprio la qualità di queste pennellate che conferisce al dipinto il suo profondo senso di unità. Molti colori si abbracciano in questo collage colorato: bianco, rosso, giallo, arancione. È così che un soggetto in apparenza semplice assume sembianze straordinarie: i crisantemi di Renoir trasudano vita.

Donna con Crisantemi (1865) di Edgar Degas

Donna con Crisantemi (1865), è invece il dipinto realizzato da Degas, altro artista della cerchia impressionista, particolarmente noto per le sue Ballerine.

Perfettamente in linea con lo stile compositivo di Degas, questo dipinto spicca per la sua spontaneità, fluidità e vitalità. L’audace struttura risulta alquanto equilibrata ed elegante, e nulla viene tolto alla naturalezza della posa “occasionale” della protagonista: lespressione pensierosa di una donna che sembra essersi completamente dimenticata del pittore che la sta ritraendo.

Lenorme vaso ricco di crisantemi, pur dominando al centro dell’intera composizione, riesce a creare un perfetto equilibrio tra la presenza umana e quella naturale.


Esistono tantissime varietà di crisantemi: a margherita, pom pom, peonia, e molti altri ancora, coltivati ancora oggi in tutte le loro varietà in alcuni particolari giardini. Oltre ad essere un fiore a parer mio bellissimo, è anche particolarmente resistente. Ennesima caratteristica che rende questo fiore ancora più unico: a differenza della maggior parte dei fiori noti, il crisantemo sboccia nel periodo tardo-autunnale, lo vedrete fiorire proprio nel momento in cui le foglie degli alberi cadono e tutto il resto della natura si prepara al grande freddo.

A presto,
Cris
#afroditeloconifiori

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