Quattro note di clavicembalo, doppio schiocco delle dita e…sono sicura che, come per macabra stregoneria, nella vostra testa è riecheggiata l’indimenticabile sigla de La Famiglia Addams. Tim Burton e Netflix si sono guardati bene dal riproporre lo storico tema musicale associato alla spettrale ed eccentrica famiglia nel loro spin-off, eppure le vibes e il mood di Mercoledì non lasciano alcun dubbio: questa ultima rivisitazione dell’archetipo Addams merita di essere annoverato tra i prodotti più riusciti sulle (dis)avventure dell’amata famiglia.

Come reso noto da praticamente ogni media possibile nel corso degli ultimi giorni, sono in pochi a non aver ancora fruito della prima stagione della serie dedicata alla cinica e brillante erede degli Addams: con il suo miliardo di ore viste negli ultimi trenta giorni, Mercoledì si colloca – immediatamente dopo Squid Game e Stranger Things 4 tra le serie tv più viste di Netflix.

Per i pochi che, per il momento, non hanno ancora ceduto alla tentazione di binge-watchare gli otto episodi (lo ammetto: colpevole, vostri onori!), riassumo brevemente la trama:

Mercoledì (Netflix): TRAMA

Ribelle, cinica, misteriosa, solitaria: la quindicenne Mercoledì Addams non ha nulla a che vedere con la superficialità e la spensieratezza dei suoi compagni di liceo. Mentre loro sgomentano per diventare campioni di Pallanuoto e vincere il titolo di “Reginetta del Ballo” (siamo pur sempre in America, cosa vi aspettavate? il club degli scacchi?), la giovane Addams rimane fedele al suo DNA macabro e fuori dal coro, mantenendo l’attenzione sui suoi obiettivi: scrivere un libro, suonare il violoncello, dedicarsi ad attività violente, sanguinose e, uhm…decisamente poco etiche, secondo la concezione canonica di etica.
Dopo l’ennesimo brutale (o, forse, è meglio azzardarsi a utilizzare la parola CRIMINE), Morticia e Gomez Addams si vedono costretti a ritirare la figlia dalla scuola pubblica e mandarla in collegio.
Ora, secondo voi, in quale collegio è giusto spedire una ragazzina che mostra severi tratti di sociopatia e che ha quasi ammazzato un gruppo di coetanei gettando dei piranha in piscina? Dalle suore, forse? In una sorta di riformatorio? Naturalmente no.

Emozionati, elettrizzati, Morticia (qui Catherine Zeta-Jones, per me super promossa) e Gomez (Luis Guzmán) optano per la Nevermore Academy, una sorta di Hogwarts/Casa di Miss Peregrine per ragazzi speciali popolata da creature peculiari di tutti i tipi, forme, colori: streghe, licantropi, veggenti, chi più ne ha più ne metta. Nostalgici verso i loro giorni felici (*MUSICA CHE CREA SUSPENSE*) alla Nevermore, gli innamoratissimi coniugi Addams sono sicuri che la figlia riuscirà finalmente a trovare la propria dimensione nella nuova scuola…E, anche se all’inizio lo spettatore potrebbe avere i suoi dubbi, nel corso degli episodi il misterioso intreccio porterà Mercoledì a inserirsi gradualmente nel nuovo ambiente. Ma il pericolo è sempre in agguato. Doppio scoppio di dita (perché rende il tutto più drammatico).


Oltre alla trama scoppiettante e ricca di colpi di scena, i motivi che rendono Mercoledì la serie Netflix del momento sono tanti…Vi riporto i primi otto che mi sono venuti in mente e che, secondo me, la rendono la serie perfetta da binge-watchare in questo momento.

I 10 MOTIVI CHE INDICANO CHE AVEVAMO BISOGNO DELLA SERIE NETFLIX SU MERCOLEDÌ

1) LA FAMIGLIA ADDAMS È SEMPRE UN BUON MOTIVO

Ci sarà una ragione se, da quando nel 1938 Charles Addams cominciò a disegnare le sue iconiche vignette umoristiche, la Famiglia Addams non ha mai smesso di popolare il mondo dei media in mille forme diverse: semplicemente, perché sono ICONICI, un classico intramontabile, sempre attuali nella loro eccentricità. Ce lo dimostra, ancora una volta, lo spin-off sulla primogenita Mercoledì.
Ps. se non lo avete ancora fatto, guardatevi i due film degli anni ’90: per me, gli Addams migliori.

2) SIAMO TUTTI UN PO’ MERCOLEDÌ

Cinica, impertinente, irritabile…ma ha anche dei difetti. La Mercoledì Addams interpretata da Jenna Ortega accentua, amplifica e modernizza i tratti che, nella sua imperfezione, la rendono umana. Okay, è vero, spesso esagera ed è decisamente borderline (?) psicopatia, ma è anche un inno all’imperfezione, alla necessità di ascoltare se stessi e allontanarsi dalla massa, un esempio di superamento dei propri limiti, di uscire dalla propria comfort-zone e di tentativi di crescita e miglioramento. Insomma, sembra che la story-line di Mercoledì, nella sua peculiarità, rappresenti un vero e proprio plot-line da Bildungsroman. Per ora, il percorso della nostra anti-eroina si sta dimostrando più che positivo: Chapeau, querida.

3) INTRATTIENE SENZA AFFATICARE

Quante volte torniamo a casa dopo una giornata luuunga, stressante e complicata, ci mettiamo il pigiama, prepariamo una tisana e ci piazziamo davanti agli schermi nella speranza di trovare una serie che ci intrettenga permettendoci di staccare il cervello? Mercoledì ha fatto bene i compiti. In un mondo in cui Dahmer ci ricorda quanto sia buio il mondo, The Crown ci tiene attaccati a Wikipedia e 1899/Dark ci spremono le meningi, lunga vita a Mercoledì e al suo essere non-impegnativa. La leggerezza non è superficialità, diceva qualcuno.

4) Jenna Ortega

Pronto polizia del pregiudizio? Quando si è saputo che Tim Burton aveva in programma una serie spin-off sulla piccola Addams è partito il solito circo del pregiudizio social “Non sarà mai come Christina Ricci”, “ma chi la vuole un’altra Mercoledì” e via di speculazioni. E invece Jenna Ortega ha zittito tutti regalandoci una Mercoledì nuova, diversa, ma ugualmente iconica. Applausi.

5) Il trend del balletto

Era dal fenomeno “Running Up that Hill” che il web non era così devoto a un trend (sì, lo so che è passato poco tempo, ma nel mondo dei social il tempo va a velocità decuplicata). Il ballo zombie/spagnoleggiante/mega anticonformista della piccola Addams (grazie Jenna Ortega per la meravigliosa coreografia) ha contagiato tutti, riempiendoci i feed di Tik Tok e IG, scomodando persino la queen in persona, Lady Gaga. Vi lasciamo la sua ICONICA versione qui sotto:

La versione del “ballo di Mercoledì” di Lady Gaga©

6) MANO ADDAMS!

Va bene, Mercoledì è un personaggio interessante, interpretato bene, applausi, fiori, inchini…ma vogliamo parlare del* su* partner/icona non-binary MANO ADDAMS? Thing (questo il suo nome nella versione originale) non è una new-entry nel mondo tetro degli Addams: sin dalla serie degli anni ’60, la mano piena di cicatrici scorrazza sullo schermo combinando guai insieme agli altri personaggi, ma è solo in Mercoledì che gli è stato dato un ruolo così preponderante…anzi, a tratti direi quasi soverchiante. Non vediamo l’ora di rivedere MANO nelle prossime stagioni, è nato un fanclub sostanzioso.

7) IL RITORNO DI TIM BURTON

Torna Tim Burton e lo fa con il botto: per la prima volta, infatti, lo vediamo alla regia e alla produzione di una serie tv, dopo decine di anni di lungometraggi. Non è lui a dirigere tutti gli episodi: dopo i primi quattro, lancia la palla ad altri colleghi. Ma lo zampino del genio Burton è evidente, anche se è molto diverso dai suoi film più famosi e riusciti (es. Edward Mani di Forbice, Il mistero di Sleepy Hollow).

8) L’AMICIZIA CON ENID

Enid Sinclair è un personaggio nuovo, inesistente nell’universo Addams fino a questo momento. Eppure, nonostante apparentemente non c’entri nulla con le lugubri atmosfere della casata Addams, la giovane licantropa sembra essere il coloratissimo tassello mancante al puzzle. Dicono che gli opposti si attraggono…Nella loro diversità, Enid e Mercoledì ci dimostrano che cosa può nascere da un’amicizia così ben assortita.


Voi avete già visto Mercoledì? Cos’è per voi che la rende unica? Fatemelo sapere qui sotto!

M.

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