Sono da poco tornata da Bassano del Grappa, una cittadina del Veneto dove ogni anno si svolge il Festival OperaEstate e dove ha sede il CSC – Centro per la Scena Contemporanea/Casa della Danza. Nelle scorse settimane, nel contesto di B.Motion, la sezione del festival dedicata alla danza, sono stati presentati diversi spettacoli con la partecipazione di artisti italiani e internazionali. Quest’anno, però, mi sono recata a Bassano non solamente per assistere agli spettacoli, ma per partecipare a una formazione per diventare insegnante di Dance Well.

“Dance Well” significa letteralmente “Danzare Bene”, ma in questo caso “Bene” non si riferisce alla tecnica o alla correttezza dei movimenti. “Well” è utilizzato come un termine simbolico, un punto di partenza per discussioni complesse e stratificate, che mette in luce il potere della danza di influenzare e migliorare la vita di chi la pratica.

Cos’è Dance Well e Come Nasce

Dance Well – Movement Research for Parkinson è una pratica artistica creata e promossa dal CSC – Centro per la Scena Contemporanea di Bassano del Grappa sin dal 2013. Nata come progetto rivolto alle persone che vivono con il Parkinson, si è poi evoluta in un processo aperto a tutti, sempre gratuito. Dopo il suo esordio, il progetto si è diffuso sul territorio italiano, ma anche all’estero: attualmente le classi di Dance Well sono attive in Francia, Germania, Lituania, Repubblica Ceca, Giappone e Hong Kong!

classe di dance Well all'aperto
Crediti: Archivio Dance Well

Perché Dance Well è una pratica unica nel suo genere 

Dance Well si distingue da altre attività per persone con Parkinson poiché, pur includendo varie strategie riabilitative come l’esercizio aerobico, l’immaginazione motoria e l’allenamento propriocettivo e sensitivo-motorio, mantiene l’esperienza artistica al centro. Non si tratta, quindi, di riabilitazione o danza terapia!

Dance Well offre lezioni di danza contemporanea in contesti artistici e spazi museali, dove i danzatori (mai etichettati come pazienti) interagiscono con l’arte, la storia, la memoria e la bellezza, ne vengono influenzati e diventano parte di essa. La relazione tra la pratica di Dance Well e questi spazi è fondamentale, poiché il contesto stimola un’esperienza estetica nei danzatori e mira a un coinvolgimento fisico, emotivo e intellettuale.

Esistono numerose iniziative che, come Dance Well, cercano di rendere l’arte meno elitaria e di includere una comunità più ampia. Ma cosa rende Dance Well unico e speciale?

  • Accessibilità: le lezioni sono sempre gratuite.
  • Adattabilità: poiché le lezioni utilizzano l’immaginazione come strumento per generare movimento, ogni partecipante può adattare la proposta dell’insegnante senza compromettere il potenziale artistico ed espressivo.
  • Inclusività: il progetto è nato per le persone con Parkinson, ma nel tempo si è sviluppata una comunità mista che comprende anche chi ha altri problemi di mobilità, persone anziane, familiari o caregiver, amici e conoscenti.
  • Costanza: le lezioni si tengono con regolarità (in alcune aree fino a due volte a settimana, in altre con cadenza mensile). Questo è forndamentale per supportare l’impatto positivo che la pratica ha sulla vita dei danzatori, che sviluppano un senso di appartenenza a un gruppo che crea comunità.

I Benefici della Danza per le Persone con Parkinson

Danzare è un’attività con radici antichissime, uno dei mezzi di espressione e condivisione più antichi e universali. La danza, specialmente praticata in gruppo, non solo favorisce lo sviluppo di abilità motorie, ma promuove anche il benessere psicologico ed emotivo.

Negli ultimi anni sono stati condotti numerosi studi sui benefici della danza per i sintomi e la qualità della vita delle persone con Parkinson. Nel 2015, il dottor Daniele Volpe, responsabile del Centro per la malattia di Parkinson e i disordini del movimento presso la Casa di Cura Villa Margherita di Arcugnano, ha condotto uno studio scientifico sui suoi pazienti, alternando la pratica di Dance Well con la fisioterapia. Dall’analisi dei dati, Dance Well si è rivelata altrettanto valida rispetto alla riabilitazione tradizionale, con risultati migliori a livello emotivo!

Crediti: Archivio Dance Well

Cosa accade in una classe Dance Well?

Dance Well promuove l’idea che tutti i corpi siano capaci di creare bellezza e arte, superando le rigidità e le credenze che solo alcuni corpi possano danzare. Il danzatore adulto, anche senza aver mai danzato, è di fatto un esperto del movimento, in quanto possiede un ricco bagaglio di esperienze, gesti e azioni.

Le lezioni si basano sull’immaginazione, piuttosto che sulla mera imitazione di movimenti dimostrati (come avviene invece in ambito fisioterapico e riabilitativo). Le istruzioni fornite dagli insegnanti mirano a stimolare l’intenzione e la motivazione al movimento: i danzatori sono incoraggiati ad attingere dalla loro esperienza e conoscenza del movimento e dei sensi per creare movimenti artistici. Grazie a questo approccio aperto, in cui nulla è imposto ma solo proposto, ognuno può trovare la forma e modalità che più gli si addice, senza dover affrontare limiti imposti dall’esterno.

Fondamentale è la relazione con il contesto in cui si tengono le classi e con le opere d’arte esposte, per favorire il coinvolgimento creativo, estetico e intellettuale dei danzatori.

A Bassano del Grappa, durante il festival annuale B.Motion, i danzatori di Dance Well hanno la possibilità di esibirsi in creazioni di coreografi internazionali (come Mia Habib e Chisato Ohno), con cui lavorano a stretto contatto durante residenze artistiche.

Crediti: Archivio Dance Well

L’esperienza diretta dei danzatori

Durante questa intensa settimana di formazione, ciò che più mi ha colpita sono stati i sorrisi dei danzatori, la loro apertura e disponibilità, la loro volontà di contribuire, muoversi e divertirsi senza giudicarsi, ma supportandosi a vicenda. Nei momenti di scambio, molti danzatori hanno condiviso con me le loro esperienze, raccontando come questa pratica li abbia sostenuti nel corso degli anni.

Arianna, una giovane danzatrice che convive con il Parkinson, mi ha raccontato di come la danza l’abbia aiutata a creare un nuovo vocabolario e a trovare nuove modalità di movimento. Grazie a Dance Well, il suo focus si è spostato dall’idea di un corpo mancante e in perdita a quella di un corpo curioso e unico. C’è chi ha detto che danzare è come parlare con gli occhi, chi ha raccontato di come, dopo una lezione di danza, ci si senta più morbidi e più aperti ad accogliere il mondo, e chi ha trovato sollievo in un ambiente in cui ognuno viene valorizzato, dove il giudizio esterno perde importanza.

Ad essere sincera, è difficile esprimere a parole ciò che questa pratica riesce a trasmettere, e sicuramente farne esperienza diretta renderebbe molta più giustizia!

Dove Praticare Dance Well: Classi in Italia e all’Estero

Le classi di Dance Well sono disponibili in molte città Italiane, ma non solo! Per trovare una classe vicino a te, visita il sito ufficiale di Dance Well.

– Laura

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