Cari amici amanti dell’arte e degli animali, eccoci tornati con ANIMARTE, la rubrica in collaborazione con Vet’s Pills.
In questo articolo parleremo di… *coro di oooh*… SORPRESA!
No, nessun pacco regalo, ma l’opera di cui parleremo si chiama proprio “Sorpresa!” (o anche “tigre in una tempesta tropicale”), dipinta da Henri Rousseau nel 1891 ed esposta nello stesso anno al Salon des Indépendants, attualmente è invece conservata alla National Gallery di Londra.

Tra la folta vegetazione tropicale, ecco l’inconfondibile manto striato di una tigre, accovacciata, gli occhi fissi sulla sua preda che, a differenza di noi spettatori, non può notare l’animale nascosto tra la radura.
Sullo sfondo vediamo una tempesta in piena regola, con pioggia fitta e lampi, forse la tigre sta cercando anche un riparo nella giungla?
Il fascino dell’esotico
Gli artisti dell’Ottocento sviluppano una certa fascinazione verso tutto quello che è “esotico”, perciò non sono rare queste raffigurazioni di luoghi lontani e animali, allora, sconosciuti.
Anche Rousseau subisce l’incanto di queste rappresentazioni e “Sorpresa!” fu una delle prime opere, di una lunga serie, ad abbracciare questo stile. Tuttavia, diversamente dalle successive, la tela si caratterizza per un certo movimento, dato dalla dinamicità della tempesta sullo sfondo, dalla vegetazione mossa dal vento e dalla tigre stessa al centro dell’opera.
Come avrete notato, la vegetazione è irrealistica e fittizia, infatti Rousseau non aveva mai viaggiato oltre Parigi. Probabilmente l’artista ha messo insieme varie fonti e ispirazioni: piante che aveva in casa, vagamente tropicali, disegni di viaggiatori e anche arazzi medievali o miniature persiane, che spiegano anche la bidimensionalità della composizione.
La tigre
Ma questa tigre è un po’ strana non trovate?
Non avendo mai visto né una tigre in carne ed ossa né tanto meno una rappresentazione realistica e dato che all’epoca purtroppo nessuna foto poteva essere d’aiuto, l’artista, doveva affidarsi a disegni di chi magari aveva visto o studiato questi animali. In questo caso Rousseau si è ispirato ad uno schizzo di Eugène Delacroix e ha preso come modello un gatto domestico.
Il dipinto riesce a cogliere la dualità che viene attribuita alla tigre, un simbolo di forza e potere ma è anche un animale che incarna la natura selvaggia e distruttrice, che tra l’altro si sta manifestando tramite la tempesta.
William Blake esprimerà la fascinazione mista al timore verso questa creatura, dalla “agghiacciante simmetria”, nel suo poema “The Tyger”.
Tigre! Tigre! Divampante fulgore. Nelle foreste della notte, quale mano, quale immortale spia osò formare la tua agghiacciante simmetria?
William blake, The tyger
Purtroppo la mia competenza riguardo questo maestoso animale finisce qua, e passerei il testimone agli amici di Vet’s Pills che sul loro sito vi racconteranno altri dettagli sulla tigre che assolutamente non potete perdervi!
-Sveva
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