Ammettetelo: quante serie avete guardato in vita vostra con dei protagonisti non più giovanissimi? Certo, non è insolito trovare in TV prodotti trainati da personaggi over 60: basti pensare a Cuori senza età o a La signora in giallo, ormai diventati dei veri e propri cult. Ma programmi così riusciranno ad attirare l’attenzione anche dei più giovani?

A questo ci pensa Netflix, con una serie capace di far riflettere e, soprattutto, di far ridere! Prodotta in Polonia, The Green Glove Gang è la storia di tre amiche e abili ladre d’elite, che dopo un furto non proprio andato secondo i piani decidono di nascondersi in una casa di cura. Quello che doveva prospettarsi come un periodo di riposo e oblio immerse nel verde si rivelerà essere piuttosto caotico e turbolento. Riusciranno le nostre eroine a farla franca e a non essere arrestate?

Nonostante abbia criticato in passato le produzioni made in USA del colosso dello streaming, non ho nascosto il mio piacere verso quelle europee. TGGG non fa eccezione: lo stile umoristico ed irriverente ben si sposa con un trio di amiche dalle personalità differenti ma bilanciate. Zuzanna, Kinga e Alicja dimostrano fin da subito che non bisogna avere meno di 40 anni per dare una svolta alla propria vita (anche se non proprio legale). Le tre ladre non smettono mai di dare del filo da torcere alla polizia senza trascurare gli affetti, dando prova di come ci sia ancora tanto da vivere anche se non si è più under 30.

Trailer ufficiale della serie

Uno degli elementi che mi ha colpito maggiormente della serie è l’importanza che viene data all’amicizia. Quello che inizialmente è un rapporto trino si estende, poco a poco, fino ad includere anche gli altri ospiti del centro. Anziani soli, abbandonati lì dai propri parenti che si trasformano in provetti aiutanti delle tre ladre, riacquistando così la fiducia in sé stessi e riscoprendo il piacere dei rapporti umani veri, basati sull’affetto e sul sostegno reciproco.

Sebbene non si tratti di un prodotto femminista, ho apprezzato la presenza di personaggi femminili complessi e diversi fra loro. Allo scatenato trio, infatti, si contrappongono un’agente di polizia competente e razionale da un lato, e una direttrice poco disposta nei loro confronti, dall’altro. Al bando, dunque, una narrazione che mostra le persone anziane come creature fragili e indifese. 

Quindi, ve la consiglio? Se non si fosse capito, ve lo dico a chiare lettere: SÌ! E vi dirò di più: provate a guardarla in lingua originale con i sottotitoli. In questo modo, sarà ancora più divertente!

Fatemi sapere qui sotto, o sui nostri canali social, se vi ho convinto.

Alla prossima,

Mariangela

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