Chi l’ha detto che una volta passata la settantina, la vita è fatta solo di case di riposo e attività noiose? Qui su Afroditelo ho già parlato di serie TV e film che mostrano la terza età sotto una luce diversa. Stavolta tocca ai libri, con un giallo dalle tinte ironiche e sagaci in pieno stile british!

The Thursday Murder Club, scritto da Richard Osman e pubblicato per la prima volta nel 2020, è il primo di una serie di quattro volumi che vede come protagonisti Elizabeth, Joyce, Ibrahim e Ron. Membri dell’omonimo club nato con lo scopo di risolvere vecchi misteri irrisolti, un giorno il quartetto si ritrova coinvolto nella risoluzione di un doppio omicidio.

Richard Osman, autore di The Thursday Murder Club. Fonte: The Telegraph.

Uno degli elementi a favore del romanzo è proprio la scelta dei protagonisti. Personaggi diversi fra loro per genere, background e nazionalità, che si completano come quattro grandi spicchi di una torta. Nel raccontarne le (dis)avventure, Osman si avvale di uno stile semplice, irriverente e di facile comprensione. Per chi voglia cimentarsi in una lettura in lingua straniera, infatti, TTMC rappresenta un’ottima scelta senza dover stare sempre con il dizionario pronto.

Tutto ciò, però, non è abbastanza per poter dare il massimo dei voti ad un romanzo che partiva bene, ma che ha poi gradualmente perso di vista l’obiettivo. Proseguendo con la lettura, si ha sempre più l’impressione che le protagoniste siano solo due: la temeraria Elizabeth e la timorata Joyce. Lo spazio dedicato agli altri due protagonisti viene quasi del tutto occupato da una pletora di figure secondarie che non sempre aggiungono valore alla trama, finendo per avere molta più rilevanza di quanto spetti loro.

I numerosi capitoli, che includono le anche troppe diary entries di Joyce, danno l’impressione di star leggendo la sceneggiatura di un film e non un romanzo. E non sorprende che lo stesso Spielberg ne abbia già acquisito i diritti per farne un film. Il risultato è un calo graduale di interesse, oltre che della voglia di scoprire il colpevole. Raggiunto il finale si rimane delusə, trovandosi di fronte ad una scelta che non trova giustificazioni né elementi di supporto in tutto il resto della trama.

Complici le numerose recensioni entusiaste sia in inglese che in italiano, le aspettative erano piuttosto alte ma non sono state soddisfatte al meglio. La simpatia dei quattro personaggi principali, però (e con loro, anche la brillante poliziotta Donna) rende questo libro una lettura da spiaggia perfetta, senza troppe pretese. Perfetto per chi vuole approcciarsi ai gialli senza un alto grado di shock value.

Voto: 3.5/5 stelle

Mariangela

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