Quando, verso il termine della fortunata serata del 18 dicembre 2022, abbiamo sentito i presentatori proclamare Afroditelo vincitrice del terzo premio della giuria ci siamo guardate, incredule, e abbiamo cominciato a ridere di gusto mentre ci dirigevamo a ritirare il nostro terzo premio della serata. Avevamo deciso di partecipare al contest Strike-Giovani che cambiano le cose per metterci in gioco, percependo questo concorso come una sfida, certo, ma anche – soprattutto – come un’ opportunità per infondere alla nostra neo-associazione il coraggio di spiccare un piccolo, timido volo (clicca qui per vedere il video di presentazione girato in occasione di Strike).

È passato un anno, eppure ripensare alla vagonata di emozioni che ci ha travolte durante la finale di Strike 2021 non smette di farci sentire grate dei riconoscimenti ottenuti e orgogliose dei piccoli passi che stiamo continuando a compiere. Partecipare a Strike ha rappresentato una svolta per la nostra realtà: ci ha permesso di raggiungere un pubblico più ampio, arricchire il nostro bagaglio, stringere nuove amicizie (alcune delle quali, come quella con Marco Tabilio e Marzia di Vet’s Pills hanno trovato posto sui canali di Afroditelo). Ma, soprattutto, a Strike va il merito di averci dato la spinta – economica, ma anche psicologica – verso un’avventura nuova e stimolante: Polenta di Storie tra i banchi*.
POLENTA DI STORIE TRA I BANCHI: LA MISSION
Chi, al liceo, tra una nottata passata sui libri e un’interrogazione fallita, non ha desiderato uno spazio per poter esprimere la propria opinione invece di essere costretti a ripetere quello che si è studiato?
Quante volte, guardando un film, un quadro, o ascoltando un brano musicale sentiamo uno slancio creativo, un impulso audace che ci chiede di essere liberato?
A chi non è mai capitato di essere fortemente ispirato e/o influenzato da un’opera d’arte di qualsiasi genere?
Il team Afroditelo era seduto a un tavolino, nelle mani una penna, nella testa queste e molte altre domande. Svanito l’alone di incredula adrenalina post-medaglia di bronzo, nei giorni immediatamente successivi alla finale di Strike ci siamo dedicate con grande determinazione alla creazione del progetto da realizzare con il premio in denaro appena vinto. Volevamo un progetto nuovo, originale, che ci permettesse di uscire dalla nostra comfort-zone senza farci incappare in grandi rischi o preoccupazioni; ma volevamo anche ideare un progetto che parlasse di noi, della nostra storia e, principalmente, della missione di Afroditelo.
“…E se portassimo Polenta di Storie nelle scuole?”
Una proposta innovativa che racchiudeva un compromesso ben bilanciato: una strada nuova – la scuola –, partendo da un contesto a noi ben noto, ovvero Polenta di Storie, rubrica tenuta nel 2021 sui nostri canali dai roveretani Abram Tomasi (scrittore) e Ilaria Gasperotti (illustratrice). Sin dal suo primo concept, Polenta di Storie aveva dimostrato un’anima forte, determinata, rara: la sua missione era quella di raccontare artisti trentini (da quelli più noti, come Depero, a quelli meno conosciuti dal grande pubblico, come Fede Galizia) in una chiave personale e giovanile. A cadenza mensile, Abram produceva un brano di scrittura creativa ispirato all’artista mentre Ilaria, in separata sede, ne realizzava una sua rielaborazione illustrata. Il risultato è stato incredibile: se non ci credete, date un’occhiata ai primi capitoli di Polenta di Storie, li trovate in fondo all’articolo.
Profondamente convinte del grande valore culturale della rubrica, per il nostro progetto di Strike! non abbiamo avuto alcun dubbio: Polenta di Storie doveva, in qualche modo, arrivare tra i banchi di scuola.
Quello che a noi però premeva trasmettere andava ben oltre la storia e la cultura artistica del territorio trentino: la mission che ci siamo da subito imposte prevedeva che, attraverso la scoperta e l’approfondimento di tre degli artisti scelti da Abram e Ilaria (Fortunato Depero, Gino Bellante e Cesarina Seppi), i ragazzi di tre licei situati in aree periferiche trentine (Cavalese, Cles e Pozza di Fassa) potessero interiorizzare quest’arte per poi rielaborarla in chiave personale, presentando un elaborato finale che unisse l’arte trentina alla loro personalità.
Non avevamo mai messo piede in una scuola da formatrici, ma abbiamo tutte passato cinque anni sedute dietro al banco di un liceo, desiderando – a volte inconsciamente – che ci venisse data l’opportunità di esprimere il nostro lato creativo, i nostri pensieri, le nostre emozioni: questo è esattamente quello che abbiamo cercato di portare negli istituti selezionati, durante i tre incontri di Polenta di Storie tra i banchi.

POLENTA DI STORIE TRA I BANCHI: I 3 INCONTRI
Dopo settimane di ideazione, il progetto ha finalmente preso vita durante il mese di novembre, tenendoci impegnate per tre settimane complessive. Ci siamo ben presto rese conto che, per realizzare il progetto al meglio, avevamo bisogno dell’aiuto di alcune “amiche di Afroditelo”. In nostro soccorso sono subito giunte Giulia Bacianini, storica dell’arte, e Ilaria Gasperotti: la prima ci ha aiutato a dare una forma al progetto e ha indossato le vesti di formatrice per la prima parte del progetto, la seconda – oltre ad aver realizzato le stupende illustrazioni della rubrica originale e del nuovo progetto – ha partecipato ai tre incontri in maniera virtuale, attraverso dei mini “video-guida” che racchiudevano il cuore pulsante dei tre incontri, insieme a una spiegazioni delle tre parole chiave del nostro progetto: contaminazione, ispirazione ed espressione.
INCONTRO N. 1: CONOSCIAMO L’ARTE
Parola chiave dell’incontro: contaminazione
Durante questo primo incontro, la nostra socia Giulia Bacianini, storica dell’arte, ha introdotto le tre classi all‘arte trentina, alternando la lezione frontale a una serie di attività multisensoriali e multidisciplinari volte a favorire il coinvolgimento attivo degli studenti, sensibilizzandoli e, allo stesso tempo, facendogli conoscere il patrimonio artistico del Trentino attraverso le vite e le opere di tre artisti del territorio. In questo incontro, il ragazzi hanno dunque lavorato sulla contaminazione a 360°: contaminazione tra artisti, arte e territorio, arte e io.
Questo il pensiero lasciatoci dalla nostra super formatrice Giulia al termine del progetto:
INCONTRO N. 2: FACCIAMO ARTE
Parola chiave: ispirazione.
In questo secondo appuntamento, Rebecca e Anastasia Sandri hanno coinvolto gli studenti in una serie di attività multi-disciplinari in piccoli gruppi, volte a rafforzare la creatività dei ragazzi, ma anche a creare un clima sereno all’interno dell’ambiente. I ragazzi si sono cimentati in varie forme artistiche (dal pitch cinematografico alla rielaborazione di foto, quadri e brani musicali), dialogando e dibattendo delle loro impressione, emozioni e ispirazioni.
INCONTRO N. 3: SIAMO ARTE
Parola chiave: espressione.
Dopo una pausa di dieci giorni circa dal secondo incontro, i ragazzi hanno esposto in questo terzo e ultimo incontro i loro personali elaborati di fronte al resto del gruppo-classe. Ci ha riempite di orgoglio notare che quanto affrontato negli incontri precedenti aveva lasciato il segno, e che la nostra missione aveva dato vita esattamente a quello che speravamo: una rielaborazione dell’arte attraverso l’espressione soggettiva.
PROMOSSE O BOCCIATE? LA PAROLA AI RAGAZZI
Polenta di Storie tra i banchi ci ha dato l’opportunità di avventurarci nel mondo della scuola: un ambiente nuovo, stimolante, che all’inizio ci ha spaventate molto, ma si è rivelato poi essere una palestra formativa incredibile. Ci auguriamo di avere presto l’opportunità di tornare tra i banchi di scuola (come formatrici, sia chiaro: come studenti abbiamo dato abbastanza!). Per ora, speriamo che, almeno in una piccolissima parte, quello che intendevamo trasmettere con questo nostro progetto abbia lasciato un segno nei ragazzi. A noi, in ogni caso, è entrato nel cuore ❤️.
Ps. #sharalamore, #sharalacultura!
*L’iniziativa Polenta di Storie tra i Banchi è stata realizzata con il contributo di “Strike! Storie di giovani che cambian le cose”. Un progetto di Fondazione Franco Demarchi e Servizio attività e produzione culturale della Provincia autonoma di Trento, realizzato di Mercurio Società Cooperativa, in collaborazione con Cooperativa Sociale Smart e Fondazione Antonio Megalizzi. Con il sostegno di ITAS Mutua (main sponsor), Vector Società Benefit, LDV20, Favini. E con la partecipazione di Loison Pasticceri dal 1938. Tutte le info su: www.strikestories.com
Vi siete persi la rubrica Polenta di Storie? Trovate i primi tre capitoli qui sotto 🤩👇
- Polenta di storie – Capitolo 1: Fortunato DeperoFortunato Depero, uno dei più importanti esponenti del movimento futurista. Nato a Fondo e morto a Rovereto, Depero è sempre stato caratterizzato da una mente creativa. Ce ne parla Abram in questo nuovo articolo per il nostro blog, accompagnato dalle illustrazioni di Ilaria ❤️
- Polenta di storie – Capitolo 2: Giovanni SegantiniLa fine del mese porta con sé una nuova storia! Oggi, Abram Tomasi vi racconta la storia di 𝗚𝗶𝗼𝘃𝗮𝗻𝗻𝗶 𝗦𝗲𝗴𝗮𝗻𝘁𝗶𝗻𝗶, il “pittore delle montagne”, originario della città di Arco ⛰
- Polenta di storie – Capitolo 3: Paul FloraCon la fine di marzo arriva un nuovo capitolo della rubrica “Polenta di storie” a cura di Abram e Ilaria. L’artista che vi presentiamo oggi è Paul Flora, originario di Glorenza, il più piccolo comune dell’Alto Adige 🌻
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